Dimensione internazionale

Un Ateneo che connette talenti, culture e saperi nel mondo.

L’internazionalizzazione è una priorità strategica per l’Ateneo, una direzione di intervento imprescindibile per restare competitivi in un contesto globale in continua evoluzione. Il nostro Ateneo si trova in una posizione geografica privilegiata, che lo colloca a stretto contatto con i paesi dell’Est e del Centro Europa, ma questa vicinanza non è l’unico motore della sua strategia internazionale. La crescente spinta verso la globalizzazione, unita a fattori esterni quali il calo demografico e la necessità di ampliare l’attrattività dell’Ateneo oltre i confini nazionali, rende essenziale l’incremento delle iniziative internazionali.

L’adozione di efficaci strategie di internazionalizzazione vuole essere una risposta a tali sfide, per consentire all’Ateneo di mantenere un alto profilo sul piano della didattica e della ricerca. Un esempio concreto di come l’Ateneo stia affrontando questa sfida è il progetto “European University for Cross-Border Knowledge Sharing (ACROSS)”, un’alleanza universitaria europea transfrontaliera che coinvolge dieci università di paesi come Germania, Francia, Spagna, Polonia, Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Romania e Ucraina. Tale progetto, promosso e finanziato dalla Commissione Europea con 14,4 milioni di euro, di cui 1,5 milioni destinati alla nostra università, mira alla condivisione di conoscenze e esperienze fra le istituzioni accademiche coinvolte, promuovendo la collaborazione transnazionale e favorendo l’integrazione delle risorse. In questo contesto, l’Ateneo si pone come protagonista attivo nella cooperazione e nella coesione europea, con un focus particolare sull’area centro-orientale e balcanica, in linea con quanto previsto dal nostro Piano Operativo per l’Internazionalizzazione 2022-2025. Attraverso iniziative come ACROSS, sarà possibile potenziare la rete di collaborazioni accademiche ed attrarre studenti e ricercatori da diverse parti del mondo.

Affinché l’internazionalizzazione risulti efficace, è, però, fondamentale un’attenta selezione dei Paesi target, in cui promuovere i corsi di laurea e i programmi di ricerca dell’Ateneo. Particolarmente significativa risulta essere la collaborazione con i Paesi del Sudamerica e dell’America Centrale, visti gli storici legami che connettono questi territori all’Italia, ed alla nostra regione in particolare, derivanti dalle migrazioni di fine Ottocento e Novecento. Tali legami sociali e culturali costituiscono un ponte naturale per lo sviluppo di scambi accademici extra-europei, progetti di ricerca congiunti e iniziative di mobilità studentesca e professionale. Accanto a tali Paesi, Medio Oriente e Africa sono altre aree geografiche di grande interesse. Anche se per ragioni diverse, tali aree offrono numerose opportunità di cooperazione in ambito formativo e di ricerca. Il nostro Ateneo potrebbe diventare un partner strategico, soprattutto in settori come la salute, le produzioni primarie, l’energia, l’ingegneria, le tecnologie digitali e la conservazione dei beni culturali. Le dinamiche geopolitiche ed economiche, unite al crescente interesse per lo sviluppo sostenibile, aprono nuovi spazi alla cooperazione accademica, consentendo all’Ateneo di rafforzare la propria rete di alleanze internazionali e di contribuire attivamente al progresso di questi territori.

La creazione di canali di comunicazione e la valorizzazione delle specificità dei corsi di laurea e dei programmi di ricerca sono essenziali per raggiungere gli obiettivi dell’internazionalizzazione. Non basta un’offerta accademica di qualità, è necessario un approccio organico alle attività di promozione, che integri gli sforzi di marketing accademico, la partecipazione a fiere internazionali, il rafforzamento della presenza online e la creazione di partnership con università di prestigio in tutto il mondo.

L’internazionalizzazione non ha, però, solo l’obiettivo di attrarre studenti e ricercatori dall’estero, ma anche di offrire agli studenti dell’Ateneo l’opportunità di arricchire il loro bagaglio formativo ampliando l’offerta accademica e le iniziative di formazione. In particolare, la collaborazione con atenei di altri Paesi consente sia la costruzione di programmi di doppio titolo e di titolo congiunto, sia la creazione di opportunità di stage e tirocini all’estero in modo da arricchire il percorso di studio dello studente. In tale ambito, l’ateneo dovrà continuare a sostenere iniziative volte alla mobilità europea ed extra-europea, programmi di studio brevi, quali scuole estive e scuole invernali, e viaggi di studio.

  • L’UniversitĂ  di Udine deve guardare al futuro con una visione strategica basata su eccellenza, inclusione e cooperazione, per affrontare le sfide globali e rafforzare ricerca, didattica e legame con il territorio.

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  • Le sfide della didattica richiedono un equilibrio tra innovazione digitale, formazione continua e nuovi modelli di apprendimento piĂą flessibili e inclusivi, per preparare gli studenti alle sfide del futuro.

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  • Investire nella ricerca rafforza l’Ateneo, aumenta la sua attrattivitĂ  e crea nuove opportunitĂ  di innovazione e sviluppo, valorizzando il legame con l’industria.

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  • Il dialogo con il territorio accresce il ruolo dell’Ateneo, favorisce il trasferimento tecnologico, promuove la divulgazione scientifica e genera opportunitĂ  di sviluppo e innovazione condivisa.

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  • Un piano strategico per il personale e la sostenibilitĂ  è chiave per un Ateneo resiliente, e assicura equilibrio tra nuove competenze, ottimizzazione delle risorse e qualitĂ  della vita accademica.

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  • Partecipazione attiva, coordinamento e valorizzazione delle competenze: la soluzione per un Ateneo piĂą efficiente, trasparente e orientato al futuro.

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  • Un Ateneo fortemente connesso al sistema sanitario garantisce formazione d’eccellenza, ricerca avanzata e opportunitĂ  per i professionisti della salute, contribuendo in modo attivo al miglioramento della salute pubblica.

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